Dal superamento dei cookies di terze parti al Metaverso, dal Social commerce alla Buyer Persona, saranno questi i trend digital previsti nel 2023 secondo il dossier La rivoluzione del consumo moderno – social media trend 2023, realizzato da Talkwalker e Khoros, piattaforme di accelerazione di Consumer Intelligence. Ma prima di analizzare quali saranno le tendenze del 2023, in ottica social, è bene ricordare cosa sono i trend e come nascono.
Le tendenze nel mondo del digital possono nascere in due modi: da una notizia o dai social media. Nel primo caso, un trend può nascere da un evento o da un argomento che coinvolge molte persone e suscita l’interesse collettivo, come l’hashtag #mondiali oppure #worldcup. In questo caso, una notizia viene riportata anche sulle piattaforme social dove si alimenta il dibattito e la tendenza passa da essere offline alla Rete, ampliando la sua portata e diventando una storia che cattura l’attenzione degli utenti.
Nel secondo caso, i trend nascono proprio sui social, da un’idea di TikTok, un hashtag di Twitter, un meme o un Reel di Instagram. Una volta nate, le tendenze crescono e quando sono grandi abbastanza, vengono riportate dai media, ispirando altra copertura mediatica sui social e ulteriori menzioni e riconoscibilità. E così continuano a proliferare.
I brand che desiderano sfruttare i trend a proprio vantaggio devono imparare a gestirli quanto prima. Ciò implica ascoltare la loro community, cogliere la scintilla che li fa nascere e introdursi nella conversazione fin dall’inizio, si legge nel report.
Il 2023 sarà l’anno che segnerà la fine dei cookie di terze parti, cioè quei cookie rilasciati da servizi esterni ai siti navigati (come Google Analytics, Pixel di Meta e simili) e che vengono raccolti, elaborati e riusati per esigenze di marketing, al di fuori della rete di controllo di chi li installa sul proprio sito.
Ne stanno parlando proprio tutti: come sempre le tendenze sono due, apocalittici e integrati. Da un lato c’è chi vede in questa naturale evoluzione la fine del marketing digital per come lo conosciamo, dall’altro chi guarda in prospettiva, cercando di cogliere le immense opportunità che questa tendenza potrà offrire nel campo dello sviluppo del rapporto tra consumatore e brand.
Mentre i consumatori sono giustamente preoccupati per la mancanza di privacy che un largo uso dei cookie di terze parti ha comportato e continuano a comportare (al di là delle possibilità di non tracciamento garantite dal GDPR), il 70% degli specialisti in pubblicità è convinto che l’advertising verrà fortemente ridimensionato a causa della loro eliminazione.
In questo nuovo asset, i brand come potranno continuare a fare pubblicità e creare al contempo esperienze personalizzate, al momento possibili grazie all’utilizzo proprio di questa enorme mole di informazioni?
Diverse le vie ipotizzabili, le soluzioni che troverà il mercato:
Proprio come l’influencer marketing qualche anno fa, si legge nel report, il social commerce sta già spopolando: in Cina, il 49% degli utenti hanno fatto un acquisto sui social o grazie alle scoperte realizzate sui social, rispetto al 44% negli Stati Uniti. Si stima che il social commerce in Cina rappresenterà il 14,3% di tutto l’e-commerce nel 2023, rispetto ad appena il 4,9% negli Stati Uniti.
Un esempio del trend in azione è quello del rivenditore britannico di articoli per la casa, John Lewis, che come riportato dal dossier La rivoluzione del consumo moderno, ha portato una ventata di novità, condividendo le ispirazioni dei contenuti di dipendenti e clienti e rendendoli quindi fruibili su Facebook. Inserendo i prodotti in contesti di vita reale, non solo si da valore all’aspetto umano del brand, ma si semplifica anche la modalità d’acquisto: i prodotti visti in un’immagine sono acquistabili semplicemente cliccandoci sopra.
Per approfondire queste tematiche, vi consigliamo l’ascolto di Discovery Commerce, un podcast Chora Media realizzato in collaborazione con Facebook.
Il concetto di Metaverso ha iniziato a fare notizia lo scorso anno e oggi è un trend di cui tutti vogliono far parte. Facebook sta lavorando per sviluppare al meglio Meta, mentre leader tecnologici, come Microsoft, stanno iniziando a comunicare al pubblico la propria idea di Metaverso.
Non è un caso. Con un potenziale mercato di 800 miliardi di dollari l’anno, si prevede che altri attori vorranno partecipare nei prossimi mesi. Tuttavia, si potrebbe assistere ad una guerra di formati, come quella tra Blu-Ray e DVD HD, si legge nel report.
Le conversazioni mensili sul Metaverso sono diventate un trend da gennaio 2021, e sono aumentate significativamente anno dopo anno: attualmente qualsiasi argomento sul Metaverso continua ad entrare in tendenza. Per questo motivo, non sono solo le aziende ad investire nel Metaverso, ma anche le città. Un esempio, riportato nel dossier, è quello di Dubai che ha già riconosciuto il valore che il Metaverso può offrire, lanciando la sua Dubai Metaverse Strategy nel luglio 2022.
La pandemia da Covid-19 hanno cambiato le abitudini dei consumatori e la Buyer Persona, come strategia, non funziona più. I dati riportati nel dossier mostrano che nel 2023 i brand abbandoneranno sempre di più l’uso dei profili di clienti ideali per rivolgersi a community più ampie. Si concentreranno sull’ottenere una conoscenza più approfondita dei loro consumatori e avranno l’esigenza di comprendere chi sta promuovendo e condividendo le conversazioni incentrate sul brand.
Mentre gli influencer usano ancora le piattaforme di social media più popolari (TikTok, Instagram, Facebook, Twitter) per interagire con il loro pubblico, tanti personaggi pubblici hanno colto le potenzialità di piattaforme alternative, come Telegram. Sfruttando questo strumento si eliminano le barriere tra brand e consumatore o tra personaggio pubblico e gli iscritti al gruppo, permettendo l’interazione tra tutti i membri della community. Se i brand, dunque, vorranno rimanere in queste florido mercato anche nel 2023, dovranno cominciare a comprendere tutti i meccanismi delle community per creare relazioni e interazioni più organiche e fedeli.
Non si possono prevedere tutti i trend del prossimo anno, soprattutto perché le tendenze sono caratterizzati dalla velocità con cui si sviluppano, ma sicuramente di alcuni possiamo già immaginarne la diffusione in quanto argomenti presenti sia sui social che sui siti di informazione.
Secondo te, quali saranno i trend del prossimo anno?